Promotore
Il soggetto promotore del piano di Frosinone alta è l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Nicola Ottaviani e dall’assessorato al centro storico guidato da Rossella Testa.
Il sindaco Nicola Ottaviani
Il nostro centro storico aveva bisogno di ritrovare la propria anima: per farlo, abbiamo investito dal punto di vista culturale sul centro storico. Abbiamo acquistato il Nestor, oggi uno dei teatri storici più importanti dell’Italia centrale, con una stagione di prosa da far invidia a blasonati cartelloni romani. Al teatro comunale Nestor si aggiungerà il teatro Vittoria, che potrà essere utilizzato dall’Accademia per corsi di scenografia e attività culturali e per il terzo settore. L’Accademia di Belle Arti, a tale proposito, è stata errante negli ultimi 40 anni; se ne paventava il trasferimento a Roma. Noi abbiamo destinato all’Accademia l’immobile di pregio della città, il Tiravanti. Grazie alla nuova sede dell’Accademia, al palazzo Tiravanti, oggi oltre 1.000 studenti provenienti da ogni parte dell’Europa e del mondo frequentano le strade, i vicoli e i locali commerciali del centro storico. La parte alta della città è stata in questi anni il palcoscenico ideale per grandi eventi culturali: si pensi al festival dei Conservatori e al Teatro tra le porte. Abbiamo realizzato oltre 2.500 nuovi punti luce con la tecnologia led, portando all’interno del centro storico non solo maggiore illuminazione, ma anche un diverso approccio artistico e architettonico. Il centro storico, dunque, dovrà rafforzare la propria vocazione di autentico polo attrattivo culturale; al Piano di Gestione, che sta raccogliendo consensi e adesioni da parte di associazioni e operatori economici, si affiancherà il progetto di un piano colore e decoro obbligatorio. Gli interventi non potranno prescindere dalla riqualificazione dei Piloni, area che sarà collegata con la rigenerazione e l’utilizzo del parcheggio multipiano, ove sarà creato un mercato coperto a sevizio dei cittadini. Non solo cultura: si pensi allo sblocco del cantiere di piazza Risorgimento, con il completamento di una infrastruttura attesa da anni o anche al progetto Dai Muri alle mura, che ha portato alla riscoperta della storia recente e remota delle mura cittadine, liberandole da sporcizia e pubblicità. Proprio nella parte alta del capoluogo, attraverso “Città in video”, servizio di videosorveglianza coordinato dal Ced comunale, sono state posizionate circa 100 telecamere, su un totale di quasi 400 apparecchi distribuiti su tutto il territorio. Il Capoluogo risulta, così, essere il primo in Italia per il rapporto tra il numero di apparecchi installati dal Comune, e la popolazione residente. L’obiettivo è quello di dare ampia attuazione al programma di controllo delle strade urbane e periferiche, oltre che delle piazze, degli edifici pubblici e degli obiettivi particolarmente sensibili, allo scopo di contrastare azioni vandaliche e delinquenziali, a salvaguardia della sicurezza dei cittadini.
L’amministrazione investe sul centro storico perché appartiene non solo a chi vi risiede, è la storia, è l’identità della città. Abbiamo un tesoro – la nostra cultura, le nostre tradizioni, le nostre risorse – che andava messo a sistema e il Piano di Gestione raggiungerà, senz’altro, questo obiettivo
L’assessore Rossella Testa
Una delle iniziative più importanti intraprese dall’amministrazione Ottaviani riguarda il centro storico, tematica a cui è stata assegnata, nel 2014, una delega ad hoc affinché si innescasse una inversione di rotta rispetto a una serie di criticità di cui soffrono tutti i centri storici italiani. Criticità, queste, che evidentemente non erano state mai affrontate dalle amministrazioni precedenti. Diversi gli investimenti compiuti qui dal Comune di Frosinone, negli ultimi anni: tra questi, ricordiamo l’acquisto dei teatri Nestor e del Vittoria, oppure l’obiettivo raggiunto di trovare collocazione definitiva a un istituto di alta formazione artistica, come l’Accademia di Belle Arti, nel palazzo Tiravanti, i vicoli e i locali commerciali del centro storico. La parte alta della città è stata in questi anni il palcoscenico ideale per grandi eventi culturali: si pensi al festival dei Conservatori e al Teatro tra le porte. A ciò si aggiungano gli interventi di riqualificazione dal punto di vista architettonico, strutturale e sul decoro urbano, assecondando la medesima volontà che ha sempre ispirato la nostra azione amministrativa: quella di lavorare per il rilancio economico, sociale e culturale dell’intera città. Il Piano di Gestione “Frosinone Alta”, l’ambizioso progetto messo a punto dagli uffici del settore della governance, del patrimonio e della cultura del Comune di Frosinone insieme a un gruppo di professionisti, infatti, intende realizzare lo sviluppo socio-economico e culturale dell’intero capoluogo. Essendo la città un organismo interconnesso, le ricadute positive del progetto ideato per il centro sono, infatti, destinate a ricadere su tutto il territorio. Vista la complessità delle azioni da mettere in atto, l’amministrazione ha dunque utilizzato un approccio mai sperimentato prima, mettendo insieme cittadini, imprese private, operatori commerciali e associazioni per creare nuove opportunità di sviluppo, a seguito delle novità infrastrutturali introdotte dal Comune nel corso degli ultimi anni.