Poeta vernacolare di grande abilità, capace di evocare, con la medesima intensità, scene ed emozioni di vita quotidiana o luoghi caratteristici della propria città, Giuseppe Alessio Di Sora costituisce una delle figure più importanti del panorama letterario del nostro territorio.

Il suo nome – che spesso ricorre insieme a quello di un altro artista del vernacolo, il poeta e scrittore Paolino Colapietro – è infatti saldamente legato non solo alla peculiare vena lirica di cui possiamo trovare validissimi esempi nella presente ristampa antologica (nata per lodevole iniziativa di Amedeo Di Sora), ma anche alla nascita de La Uespa, il giornale satirico che ancora oggi – sempre per merito del nipote, storica firma del giornalismo ciociaro – “tè pengeca, te gonfia, ‘ntaccide, esce quand’è aulenata”.

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“Ndocce campanile”, sin dal titolo, evoca il simbolo della nostra amata città, splendidamente protagonista di questa raccolta che torna in stampa per volontà di Amedeo Di Sora, giornalista che ha meritoriamente consacrato parte della propria attività alla riscoperta e alla diffusione del dialetto frusinate. E proprio il vernacolo, oggetto delle cento poesie qui contenute, appare più che mai materia viva e feconda grazie all’estro di Giuseppe Alessio Di Sora. L’amministrazione comunale è lieta di patrocinare e sostenere iniziative che possano permettere, soprattutto alle giovani generazioni, di conoscere e di tramandare la ricchezza delle tradizioni della propria terra, del proprio patrimonio storico, culturale e letterario. Del resto, ciò costituisce anche uno degli obiettivi del piano di gestione “Frosinone Alta”, a cui hanno aderito, per la prima volta, tutte le categorie della società, giungendo così a una soluzione efficiente e condivisa nell’ottica dello sviluppo commerciale, culturale, sociale ed economico del centro storico e, di conseguenza, dell’intero capoluogo.

La valorizzazione e la crescita della città passano per la riscoperta e la promozione del territorio, delle tradizioni e della cultura. Insomma, per affrontare le sfide del futuro non dobbiamo perdere di vista la nostra identità, quell’identità unica e inimitabile così ben tratteggiata dalla penna di Giuseppe Alessio Di Sora.

L’assessore al centro storico, Rossella Testa