Si terrà sabato 16 e domenica 17 ottobre l’inaugurazione del nuovo Palazzo comunale, sede dell’amministrazione municipale del capoluogo, nell’ex edificio storico della Banca d’Italia, acquisito dall’amministrazione Ottaviani, attraverso la complessa operazione finanziaria denominata rent to buy.
In particolare, sabato 16 ottobre la sede sarà presentata alla stampa, mentre domenica 17 ottobre, nel corso dell’intera giornata, si terrà l’apertura alla cittadinanza, anche attraverso concerti, mostre e visite guidate nelle nuove aree tematiche e culturali allestite all’interno di Palazzo Munari.
L’operazione
L’amministrazione Ottaviani ha negoziato con l’Istituto di via Nazionale condizioni ritenute favorevoli anche per un ente locale in riequilibrio finanziario (procedura che non permette di accendere mutui, oltre a comportare ulteriori limitazioni), come il Comune di Frosinone, a seguito dei debiti pregressi, ammontanti a circa 50 milioni di euro. Frosinone, dunque, diventa la prima amministrazione in Italia ad adottare il rent to buy per una sede istituzionale e, in particolare, per il palazzo comunale: tale tecnica finanziaria permette una combinazione di un contratto di locazione e acquisto, attraverso lo scomputo dei canoni annuali, corrisposti in acconto del prezzo.
Nella sede di Palazzo Munari il Comune trasferirà, oltre ad alcuni uffici amministrativi, anche l’Archivio, insieme alla pinacoteca e a un’area espositiva, procedendo all’adozione di alcuni accorgimenti tecnici, attraverso un ulteriore investimento di circa 100.000 euro, generato dagli oneri concessori, da parte dell’ufficio urbanistica.
La storia
Costruito a partire dal 1854, il palazzo della Banca d’Italia ha ospitato gli uffici del principale ente finanziario del Paese, fino alla chiusura avvenuta nel 2008. Già sede dei gendarmi pontifici, fino alla seconda guerra mondiale (nel corso delle quale ha riportato, come tutto il territorio comunale, ingenti danni senza ricevere poi aiuti dal governo per la successiva ricostruzione) ospitava la caserma dei reali carabinieri, fino all’età pre repubblicana.