Umberto Mastroianni è uno scultore ciociaro, conosciuto a livello internazionale. La monumentalità delle sue opere fa sì che queste si adattino al meglio all’ambiente urbano e risultino sempre contemporanee agli occhi di chi le guarda. Il monumento “Ai caduti di tutte le guerre”, commissionato dal Comune di Frosinone nel 1971 e collocato in Viale Mazzini nel 1977, luogo simbolico per l’uccisione dei tre martiri toscani, rappresenta al meglio la città. L’artista non ha voluto collocarlo in un museo, piuttosto scelse un luogo aperto, lasciandolo in balia del suo ciclo vitale.
L’opera raffigura un’enorme macchina bellica, sviluppata in obliquo verso l’alto, come se fosse in procinto di sparare. La scultura è stata realizzata in acciaio, per richiamare l’uso di quegli strumenti che sono la rovina dell’uomo e che, nonostante ciò, questo continua a produrre. Il materiale, voluto dall’artista, è inevitabilmente soggetto all’ossidazione, ma è il processo stesso che aggiunge drammaticità all’opera e ne diventa parte integrante, contribuendo al ricordo delle sofferenze e dei dolori portati dalle guerre.
È costituito da acciaio in lamiera, modellato in una serie di ingranaggi, bracci, dischi e raccordi. Alla base del monumento c’è una lapide sopravvissuta al secondo conflitto mondiale, che faceva parte di un precedente monumento “ Ai caduti della grande guerra”, posto davanti all’ingresso dell’ex Palazzo dell’Amministrazione Provinciale (oggi Corso della Repubblica).

Gli agenti atmosferici hanno causato un eccessivo deterioramento dell’opera, che è stata, dunque, ripulita e restaurata. In precedenza il monumento doveva essere collocato in Piazzale Vittorio Veneto, librato nel vuoto e sorretto solo da un basamento, ma per motivi economici non fu possibile.

In futuro si mira a rimuovere la recinzione e a ripulire l’area circostante e ad attrezzare il luogo come punto di aggregazione sociale, a livello turistico-culturale.